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Morte

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Contro la sua volontà, Elise dovette smettere ogni attività parrocchiale i due anni prima della morte.

Du anni prima, nel 1958, Elise aveva fatto questa confidenza ad un’ amica:

Non riesco nemmeno a camminare su terra piana. Quando la gente se ne accorge vuol dire che le cose vanno veramente male poiché, fino ad oggi, era soltanto nei giorni di crisi che la gente mi diceva, come per caso: “Allora, stai meglio? Hai un viso migliore!”

All’inizio del marzo 1964 fu trasportata d’ urgenza all’ospedale di Auxerre. Fu l’ultimo suo viaggio. Elise morirà tra le braccia di sua madre il giovedì 9 aprile, verso le ore 18h.

Nove anni dopo, nel 1979, la madre rivelerà che Elise aveva predetto la propria morte. Quando risponde ad una lettera di Vittoria, l'amica intima di Elise che ogni anno le scriveva una lettera in occasione della dipartita di Elise, scrive questo :

È l'ora precisa (17:45) in cui la mia amata figlia è morta, accanto a me, senza lamentarsi nonostante le sue sofferenze, dopo avermi detto: “Mamma non andare via, morirò stanotte ... ” Ovviamente rivivo quegli ultimi tragici minuti, così crudeli nonostante gli anni.

Questi ultimi anni sono anche il tempo di testi bellissimi di Elise. Un esempio è il canto per le giovani coppie:

Ci faccia un sorriso, o dolce Madre
All’inizio del nostro cammino,
Ma soprattutto dacci la mano
Per l’ultimo passo.
Nella casa del Padre, un giorno,
Saremo uniti a te per sempre,
Nostra Signora del bel Amore.

Dalla poesia “Offerta del focolare” del 1963

E nella sua ultima lettera, al suo padre spirituale, don Générat, scriveva:

Penso a Lei. In questo momento prego in un modo poco ordinario. Ma credo di essere veramente in uno stato di offerta e di abbandono… Mi fermo qui perché non ho il coraggio di iniziare ancora un foglio. Benedicimi, Padre. Grazie di tutto. Con affetto rispettoso e filiale. Elise

Elise è morta in concetto di santità. Per vederlo basta andare nella sezione che parla del processo di beatificazione .

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