Elise con la madre e delle altre persone a Trucy-sur-Yonne

Infanzia

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Circondata dai campi e dai boschi, la fattoria natale di Elise, chiamata “Les Eaux bues” (Acque bevute) oppure “Fattoria di Sant’ Uberto”, diventerà la culla di Elise. Elise ci vivrà i primi cinque anni della sua vita. È lì, già da giovane, che si espresse la sintesi tra la sua semplice fede e la natura. Il vento, gli uccelli, i fiori, gli insetti: ciascuno di questi esseri evocherà nell’anima della piccola Elise una perfezione a riprodurre una chiamata all’amore.

Da dove veniva questo istinto alla santità? La gioia di credere? Nelle sue prime poesie, Élise ci dà un ottimismo e una sensazione di essere amata che non lascerà mai i suoi testi.

Nel bosco, con ogni ramoscello,
Una goccia d'acqua trema ancora;
L'albero brilla, l'erba brilla:
Perle di fuoco e perle d'oro!

Suona un sole limpido e caldo
Sul sentiero dove scorre l'acqua,
E il vento è umido e gentile,
La muschio più fresca e più bella.

Ecco il bordo del bosco.
Un albero che mi sfiora la manica
Gentilmente piovuto su di me
L'acqua che perle all'estremità del ramo.

Ecco il sentiero sassoso
Già asciugando al sole ...
Dopo la pioggia, questo bel tempo
È uno spettacolo come nessun altro!

Poesia Passeggiata dopo la pioggia; Élise ha 13 anni.

Questa felicità sostiene Élise nella sua malattia respiratoria che ha trascinato fin dall'infanzia.

Da piccola trascorrevo 2 giorni con bambine della mia età dai “Bambini Malati”: la maggior parte di loro erano sagge, coraggiose e gentili (i bambini sono spesso molto più coraggiosi e rassegnati degli adulti).

Élise è stata fortunata ad avere un ambiente molto redditizio per il suo sviluppo: genitori pieni di amore e cura per lei, nonché una natura sorridente e incoraggiante.

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